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7 consigli da mettere in pratica per uscire tra i primi risultati di Google

19 Settembre 2019

Essere nella prima pagina dei risultati di Google e- ancora meglio- essere tra i primi risultati visualizzati, è l’obiettivo di tutti coloro che hanno un sito web. Sia che tu venda online o che tu sia un albergatore e vuoi essere trovato dai potenziali clienti.
In merito alla questione del posizionamento nei motori di ricerca esistono moltissimi articoli che possono darvi delle spiegazioni approfondite, ma noi vogliamo darvi dei consigli che possiate mettere in pratica anche conoscendo poco la materia.
Iniziamo con il dare un nome a questa materia: SEO (Search Engine Optimization), ovvero tutte le tecniche per far si che Google metta il tuo sito tra i primi risultati nella sezione di ricerca.

Esistono moltissime tecniche per migliorare il tuo posizionamento, noi non abbiamo la pretesa di esaurire l’argomento (anche perché Google aggiorna i suoi parametri di valutazione costantemente), ma solo quella di darvi dei capi saldi da cui partire.

Ecco, allora, alcuni consigli per uscire tra i primi risultati di Google:

1- Parole Chiave

Questo è il principale consiglio che si ritrova in tutti gli articoli sul SEO, ma pochi specificano un aspetto molto importante: non basta selezione 3-4 parole chiave, serve analizzarle e capire la probabile concorrenza con cui andremo a scontrarci. Se effettuiamo una semplice ricerca con una sola parola (per esempio “pantofole rosse”) tutti i primi risultati sono dominati dai grandi colossi dell’e-commerce come Amazon oppure Zalando. Con questi grandi brand è davvero difficile entrare in competizione, ed in questo caso che entra in gioco la strategia della “coda lunga”.
Cos’è la Coda Lunga (definita come Long Tail)? Consiste nel trovare più parole che l’utente potrebbe inserire nella sua ricerca (“pantofole rosse in feltro fatte a mano”) e concentrarsi su quelle per realizzare i testi e le descrizioni nel tuo sito.
Perché utilizzare questa tecnica? In questo modo gli utenti che giungeranno sul tuo sito saranno molto più profilati e avrai maggior possibilità di centrare la loro richiesta e quindi convertirla in un acquisto.
Questo grafico spiega ulteriormente il funzionamento delle ricerche e dei risultati della tecnica Long Tail keyword:

Ovviamente non è sufficiente trovare solo insieme di parole che l’utente potrebbe cercare, ma è importantissimo riuscire a sviluppare testi che comunque rendano la lettura armoniosa. Infatti Google non solo controlla le parole chiave che vengono ripetute all’interno del contenuto, ma anche che il contenuto sia facilmente leggibile.

2- URL

La seconda pratica da adottare per il tuo posizionamento Google è quella di creare URL SEO friendly cioè indirizzi che siano letti in maniera positiva da Google. Per riuscire ad attuare questa pratica bisogna adottare alcuni accorgimenti.

Partiamo da un esempio:
Il tuo URL: www.iltuodominio.com/pagina.php?id=452
URL ottimizzato: www.ilmiodominio.com/arredare-il-giardino

Se ti occupi di arredamento e stai scrivendo un articolo con consigli sull’ arredamento del giardino è assolutamente necessario che il tuo URL passi dal primo al secondo risultato perché è molto probabile che l’utente in fase di ricerca effettui una “query” (ricerca) richiedendo a Google “come arredare il giardino”. È molto più probabile che venga visualizzato il tuo articolo se ha un URL ottimizzato piuttosto che un URL con simboli e numeri.

3- Link e Back-link

Si tratta di due pratiche differenti: quando parliamo di link ci riferiamo a tutti quei rimandi che partono dalla nostra pagina e vengono collegati ad altri siti oppure ad altre sezioni del nostro sito (in questo caso parliamo di internal link). Per quanto riguarda i back link sono link di altri siti che rimandano al nostro.

La costruzione di questi collegamenti è molto importante, in particolare quelli realizzati con i back link perché rendono il tuo sito autorevole agli occhi di Google. Attenzione però, tutti i link e i backlink vengono riconosciuti come autorevoli solo se rimandano o provengono da siti reali, aggiornati e a loro volta autorevoli. Il risultato? Per le scansioni effettuate da Google la tua autorevolezza aumenta e così la possibilità di uscire tra i primi risultati della ricerca.

Ovviamente questa costruzione di collegamenti deve essere fatta in maniera pertinente al contenuto che si sta sviluppando altrimenti i controlli effettuati dal motore di ricerca penalizzeranno il tuo sito.

4- Il testo alternativo nelle immagini/alt tag

Una pratica valutata positivamente da Google è quella di caricare un’immagine e accompagnarla con un testo alternativo ovvero un testo che identifichi con parole chiave cosa viene rappresentata nell’immagine. Fondamentalmente devi inserire nell’apposito spazio in fase di caricamento quello che viene rappresentato nella foto che stai caricando così che Google possa catalogarla. Questa funzione, inoltre, è utile ai non vedenti perché grazie agli screen reader ricevono informazioni su quell’ immagine nonostante non possano vederla.

5- Mobile Friendly

Big G, il nostro caro amico Google, svolge tutto il suo meticoloso lavoro di scansione per poter dare all’utente la miglior risposta possibile alle sue ricerche. Per questo motivo una delle pratiche che non possiamo assolutamente dimenticare è quella di controllare che il nostro sito sia mobile responsive, ovvero che il contenuto inserito se guardato da uno smartphone sia ben visibile, con tutti gli elementi al loro posto, con il testo leggibile e con le immagini caricate in poco tempo. Questo perché? Perché il traffico generato dai dispositivi mobile ormai ha superato quello dai pc ed è per questo che il tuo sito deve essere poter essere perfettamente visualizzabile da qualsiasi telefono.

Google sa che le sue ricerche si effettuano in gran parte da mobile perciò non prenderà nemmeno in considerazione un sito che non ha tutte le carte in regola per essere visualizzato da mobile. Cosa aspetti? Controlla subito…dal tuo smartphone!

6- Scheda Google My Business

Se sei titolare di una qualsiasi attività con una sede fisica è nel tuo interesse che il cliente ti trovi e possa mettersi in contatto con te. Questo è esattamente lo scopo delle schede Google My Business. Queste schede vengono visualizzate nella sezione ricerca prima ancora dell’elenco dei siti e sono importantissime perché danno tutti i tuoi contatti immediati all’ utente per raggiungerti. Posizione, numero di telefono, orari di apertura, collegamento al sito internet, recensioni e foto della tua attività sono tutti gli elementi necessari all’utente per entrare in contatto con te.
Le Schede Google My Business sono molto importanti perché spesso, nel caso di una ricerca localizzata, hanno la priorità rispetto al resto dei risultati.
Per esempio se l’utente ricerca “ristorante di carne a Ivrea” Google fornirà tra i primi risultati le schede Google My Business dei vari ristoranti della zona. Tipicamente vengono visualizzate prima quelle con più dettagli, più recensioni e più foto.

7- Contenuti sempre aggiornati

Google apprezza quando un sito viene costantemente aggiornato con nuovi contenuti di qualità. E spesso questa è l’operazione più trascurata perché-certamente- è quella più lunga. Molto spesso si creano siti e poi vengono lasciati andare avanti da soli, ma Google- scansionando molto spesso la rete- sa quando un sito viene aggiornato e predilige quelli con contenuti nuovi. Ovviamente per ogni attività i contenuti da pubblicare sono diversi. Se hai una pizzeria potresti pubblicare degli articoli sui vari impasti della pizza, sugli ingredienti che utilizzi oppure sulla tua esperienza. Se sei un albergo potresti raccontare gli eventi che si svolgono nella tua struttura oppure consigliare delle attività che si possono fare nella zona intorno alla tua struttura. Se vendi piastrelle potresti fare dei piccoli focus sui trend dell’anno, sui tuoi fornitori oppure raccontare i lavori che svolgi inserendo le foto del prima e del dopo.
Ogni azienda può sviluppare contenuti che- se creati rispettando i requisiti SEO- possono portare solo vantaggi al tuo business.

Se sei arrivato al termine di questo articolo ora le opzioni sono 2: non vuoi più sentire parlare di SEO per tutta la tua vita (però, mi dispiace dirtelo, se hai un sito web e vuoi che la gente ti trovi sono pratiche che devi attuare) oppure sei pronto a scoprire di più.
Nel primo caso possiamo darti una mano noi: ci vediamo, beviamo un caffè, parliamo del tuo business e vediamo come aiutare il tuo sito ad uscire dal buco nero dei siti internet che non vengono mai vistati. Nel secondo caso consulta il nostro blog, metteremo altri articoli utili per te!

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Ti spiegheremo altre tecniche SEO e come potremo portare avanti il tuo progetto insieme